Un po’ di storia

Siamo un centro di yoga attivo per la diffusione di questa disciplina dal 1986. A quel tempo l’accademia non si chiamava Samavaya e, oltre allo yoga, si occupava di discipline bio-naturali (DBN). Venivano praticate reflessologia del piede, Ortho-Bionomy e diverse altre pratiche tutte orientate al benessere e all’evoluzione della persona.

Nel corso degli anni (da metà anni 90 ad oggi) ci siamo orientati sempre di più verso lo yoga perché ci è sembrata la via che permette maggiori approfondimenti riguardanti i vari livelli dell’essere.

Lo yoga cerca di mostrare cos’è l’uomo, qual è la sua natura (atmaprapti) e può insegnare questo grazie a una approfondita analisi dalla realtà sviluppata nei millenni e che ancora oggi prosegue. Attraverso testi specifici della cultura indiana (darshan) a cui lo yoga fa riferimento possiamo gettare uno sguardo verso la realtà interiore ed esteriore per comprenderne le dinamiche.

I sei darshan indagano la natura del mondo e della realtà, della sofferenza e alcuni di essi propongono pratiche utili per il miglioramento dell’individuo (yoga sutra di Patanjali).

I vantaggi dello yoga rispetto ad altre discipline a indirizzo evolutivo sono molteplici. Lo yoga vanta un background culturale unico da cui è possibile attingere per praticare, studiare, comprendere. Possiamo considerare lo yoga come la “madre” di tante discipline a orientamento corporeo e naturale emerse in questi anni rivolte al miglioramento della persona.

 

L’accademia oggi

Grazie a questa lunga esperienza oggi l’accademia è il luogo dove è possibile sperimentare pratiche yoga per capire “chi siamo”, per migliorare sé stessi, evolvere come persone. Per molti il centro è un luogo dove è possibile essere accompagnati ad un reale contatto e incontro con i differenti aspetti del proprio essere. Un incontro gradevole, che l’individuo può vivere senza forzature, senza stress, senza spirito competitivo o direttivo (kriya yoga).

Poiché lo yoga può venire immaginato come una pratica ”settaria”, auto-referenziale, incentrata unicamente sulla figura di un guru, va detto chiaramente: al centro non troverete niente di tutto questo. Lo yoga non è una religione e se si trasforma lo yoga in una pratica chiusa in se stessa perde le sue particolarità e quel carattere di libertà (moksa) e rispetto per l’individuo che si propone di diffondere .

Yoga è “semplice esperienza di sé”, innanzitutto esperienza del proprio corpo (deha dharana), del proprio respiro (pranayama) e del proprio stato mentale (dharana-dhyana). Riteniamo sconveniente proporre pratiche che non siano esattamente su misura dell’individuo, un individuo radicato in questa società, in questi ritmi, nella nostra cultura. Proponiamo pratiche semplici e accessibili a tutti che permettono un contatto consapevole e profondo con propria corporeità e con i propri ritmi fisiologici.

bhole-con-gruppoDal 2003 lo yoga presso l’accademia ha fatto un grande salto evolutivo grazie all’incontro con gli insegnamenti del dott. M.V. Bhole. Il dott. Bhole per  35  anni  ha svolto la  professione  di  Ricercatore Medico  nel Kaivalyadhama  Yoga  Research  Institute a Lonavla, di cui poi diventa Direttore Associato. E’ stato inviato in Europa dal Governo Indiano negli anni 70 con precisi incarichi di rappresentanza medico formativa nel campo della ricerca scientifica dello Yoga.

Questi studi ci hanno permesso di avere ancora più chiarezza sul senso e sul significato dello yoga e si sono caricati di quella autorevolezza e onestà di intenti che un ricercatore come il dott. Bhole impersona.